L’ORRORE È AL BUIO

potrebbe contenere spoiler Sono passati otto anni dall’uscita de Il Figlio di Saul, un film durissimo di László Nemes, che parlava dell’olocausto nel campo di Auschwitz, senza inquadrare mai direttamente l’atto dell’assassinio né i corpi, perché – come allora avevo scritto – l’orrore è letto negli occhi del protagonista che a tutto assiste, inquadrato quasi sempre solo in primo piano. Nessun effetto facile, nessuna concessione, nessuna consolazione in una tragedia della follia umana raccontata attraverso l’abisso che separa la pietas di Saul dalla malvagità dei nazisti (https://umbertocao.com/2016/03/16/elegia-della-pietas/). Ma la visione di un altro film, La Zona d’Interesse di Jonathan Glazer riporta, anzi, … Continua a leggere L’ORRORE È AL BUIO

Elegia della pietas

Confesso che ho avuto delle resistenze mentali prima di decidermi. Così l’ho visto solo due mesi dopo la sua uscita in Italia. Non credo ci siano stati altri film sulla Shoah così coinvolgenti, così profondi nel descrivere una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità. Il Figlio di Saul, opera prima di László Nemes, ti trascina dentro un campo di concentramento seguendo l’itinerario dell’eccidio, dalle camere a gas ai forni crematori, dai colpi alla tempia al trascinamento impietoso dei corpi chiamati “pezzi”. Ma non inquadra mai direttamente l’atto dell’assassinio né i corpi, perché l’orrore è letto negli occhi del protagonista che a … Continua a leggere Elegia della pietas