LA TRISTEZZA DEL LUSSO

Forse a causa della bulimica visione di film strappati dalle sale e consegnati alle piattaforme dalla emergenza Covid, o forse a causa della sciagurata guerra di Putin e delle cupe vicende della politica italiana, di fatto, da più di un anno, mi era scivolato via il desiderio di parlare su queste pagine digitali di cinema quanto tocca temi e valori che caratterizzano la contemporaneità, . Il cinema della seconda metà del Novecento aveva affrontato spesso temi sui conflitti e le contraddizioni del liberismo capitalista: il contributo del neorealismo italiano, il cinema “civile” americano, quello “sociale” del Regno Unito e i … Continua a leggere LA TRISTEZZA DEL LUSSO

YALDA, un film iraniano

Torno a parlare di cinema, sempre con l’intenzione di non scrivere una recensione, ma di cogliere alcune questioni che il film propone. In questo caso il film è Yalda, Gran premio della Giuria come film straniero al Sundance Festival. Autore è l’iraniano, Massoud Bakhshi, ma la produzione è europea, e difficilmente sarà proiettato in Iran (cfr in proposito su questo stesso blog scritti, video e immagini con parola chiave Iran S-velata). Il film (attualmente visibile su piattaforma SKY, ma in probabile uscita nelle sale) racconta di una giovane donna che ha ucciso il marito – non si capisce bene se … Continua a leggere YALDA, un film iraniano

L’Ottocento è ancora vicino

In una intervista a Venezia, dove il film Miss Marx è stato presentato quest’anno, la regista Susanna Nicchiarelli ha detto “L’Ottocento ci sembra lontano, ma in realtà è molto meno lontano di quanto pensiamo”. Miss Marx è un film d’autore. Nel senso che la regista in questo caso seppure rispettando l’autonomia degli specialisti di settore, entra in tutte le fasi della costruzione di un film, dal soggetto e sceneggiatura, alla scelta degli attori, delle musiche, sino all’editing finale. Nicchiarelli, come per Nico (2017), con questo Miss Marx lavora con una troupe italiana, ma gira con attori stranieri di qualità, proponendosi … Continua a leggere L’Ottocento è ancora vicino

FAVOLE DI FIGLI

Per sopravvivere al soffocamento del lockdown pandemico si sono determinate accelerazioni di novità nel lavoro, nella comunicazione e nella fruizione del tempo libero che sarebbero probabilmente sopraggiunte nei prossimi anni. Se eravamo abituati all’acquisto di beni e servizi on line, non lo eravamo a presentare libri in rete, a celebrare eventi, fare riunioni di lavoro o discutere di politica con lo strumento del meeting virtuale. Il cinema, già in sofferenza per la diffusione della TV on demand, è entrato in crisi sia nella fase della produzione che in quella della distribuzione. E allora film pensati per le sale escono sulle … Continua a leggere FAVOLE DI FIGLI

FOR THE LIFE

Un frutto di cachi ancora acerbo, ma che può maturare, è il dono più grande che si può ricevere quando sei sotto le bombe di una guerra infame. Quando la vita è sospesa ad un filo e attorno c’è solo la polvere della morte, quando vivi nel presente del sorriso di una figlia in fasce e del coraggio di chi ti è vicino. For Sama non è un film di finzione e forse neppure un documentario, è la testimonianza di una giornalista e di un medico che hanno scelto di restare nella loro città sotto assedio, sfidando la follia criminale … Continua a leggere FOR THE LIFE

La guerra rende ciechi

Generalmente le arti si esprimono e comunicano emozioni attraverso un unico fenomeno sensoriale: la vista nella maggiore parte dei casi e l’udito nella musica. Recentemente nuove forme artistiche, come l’installazione o la performance sono riuscite a mettere insieme vista e udito. Ma solo al teatro e al cinema appartiene la complementarità delle sensazioni. Nato muto, il cinema di finzione dapprima ha impiegato la musica come sottolineatura o come contrappunto per esaltare le emozioni. E ci è riuscito benissimo con i capolavori del muto accompagnati da musica dal vivo. Poi si è perfezionato con il doppiaggio, i “rumoristi” e musiche appositamente … Continua a leggere La guerra rende ciechi

Quando la realtà supera la retorica

Secondo quanto spiegato da Nadine Labaki, regista del film Cafarnao – Premio della Giuria a Cannes 2018 – il piccolo interprete, Zain al-Rafeea, si trovava esattamente nella condizione in cui il film lo rappresenta. Siriano emigrato a Beirut con la sua numerosa famiglia, viveva realmente di stenti e pericoli quotidiani in una baraccopoli alla periferia della città, sino alla realizzazione del film, dopo il quale ha trovato pace emigrando in Svezia e imparando finalmente, superati i 13 anni, a leggere e scrivere. L’eccezionalità del film è proprio qui, nell’agire del piccolo protagonista che mantiene il nome di Zain, adolescente in … Continua a leggere Quando la realtà supera la retorica

Napoli: selfie nel quartiere Traiano

La Fondazione Cinema per Roma tra le attività a corollario della Festa del Cinema presenta un calendario di proiezioni al MAXXI, tra cui un ciclo di documentari chiamato “Extra doc festival”. Selfie di Agostino Ferrente è uno di questi, reduce dall’ultimo Festival di Berlino nella sezione Panorama. Il film non è una fiction ma neppure un documentario vero e proprio, più propriamente è una ricerca sperimentale sul linguaggio cinematografico. La pratica della ripresa video in forma di selfie non è nuova. In Italia è applicata da tempo, settimanalmente, nel programma televisivo di Diego Bianchi Propagandalive, ma in questo caso si sposa … Continua a leggere Napoli: selfie nel quartiere Traiano

Le due utopie del Novecento

nel film Capri-Revolution Non amo particolarmente i film di Mario Martone, soprattutto gli ultimi, Noi credevamo (2010) e Il Giovane Favoloso (2014), nei quali l’abile “teatralità” del regista napoletano sconfina nell’oleografico e nel retorico, ma ne apprezzo il rigore storico e la professionalità di scrittura e realizzazione, cui si aggiunge una alta qualità delle interpretazioni, della fotografia, del montaggio e della musica. E’ il caso anche di Capri-Revolution, in cui Martone, ispirandosi ad una comune dei primi del Novecento guidata dal pittore tedesco Karl Diefenback, precursore di naturismo, animalismo e pacifismo, che si insediò per alcuni anni a Capri, racconta … Continua a leggere Le due utopie del Novecento

Italiani confusi, o anche più cattivi?

(suggestioni dal film Santiago, Italia) In questi mesi difficili nei quali si è costituito un governo per “contratto” tra due partiti diversi, ma uniti per difendere il consenso dei propri elettori strappato con promesse scellerate, a fronte del quale non sembra esistere più una opposizione di sinistra, abbiamo ripensato ai “girotondi” dei primi anni Duemila. Allora, insieme ad altri intellettuali, artisti, magistrati, docenti e studenti, c’era anche Nanni Moretti e il grido “D’Alema dicci qualcosa di sinistra!” risuonava forte. Oggi, forse, sta nascendo qualcosa di simile: le manifestazioni in piazza contro i sindaci grillini di Roma e Torino da una … Continua a leggere Italiani confusi, o anche più cattivi?