Asilo Nido 2007, ROMA

Umberto Cao

 con Pietro Paolo Anella, Annarita Emili e Giuseppe Foti

opera d’arte di Kristin Jones

L’Asilo si organizza secondo una pianta quadrata, con lato di 36 metri, che su tre fronti ospita le sezioni (piccoli, medi e grandi) e sul quarto – fronte nord-ovest – l’ingresso, gli spazi amministrativi, la cucina e i servizi per il personale. Il blocco quadrato è scavato all’interno da un patio in forma irregolare e ameboide. Questo spazio aperto ha una tripla funzione: costituisce fonte di luce per gli spazi connettivi dell’asilo favorendo l’incontro e lo scambio tra bambini e assistenti, consente un movimento dell’aria virtuoso ai fini del risparmio energetico e infine ospita il primo dei tre giardini, quello maggiormente relazionato alle attività delle sezioni, il “giardino della creatività”. Una pensilina ribassata “taglia” su un lato la figura quadrata isolando gli ambienti amministrativi e di servizio; prolungandosi all’esterno, percorre il lato di una seconda forma geometrica che vuole essere un “doppio inverso” dell’asilo stesso. Ora abbiamo un recinto – delle stesse dimensioni dell’asilo – che protegge il “giardino della educazione ambientale”, entro il quale si colloca lo stesso elemento ameboide che avevamo precedentemente estratto, ma trattato come volume, che ospita giochi e attrezzature interconnesse con le attività all’aperto. La pensilina si prolunga su entrambi i fronti, collegandosi al parcheggio da un lato e alla futura scuola elementare dall’altro. Infine un terzo spazio aperto raccorda e completa la struttura (il “giardino dell’avventura”) consentendo così di ridurre al minimo la recinzione dell’area di pertinenza. L’edificio è interamente rivestito in ceramica bianca.