IL SOLE CHE NON TRAMONTA

Era il 1976, quando con un gruppo di amici partecipammo ad un innovativo festival del super8 con “filmetti” girati e montati con attori e mezzi non professionali al Filmstudio, allora celebre cinema d’essai romano. In una serata furono presentati un cortometraggio titolato La Sconfitta, uno spezzone di un film incompiuto suiPromessi Sposi Come parli frate, e un lungometraggio titolato Io sono un autarchico. All’uscita della proiezione, colpiti dalla genialità e ironia di questi piccoli film, ci siamo fermati a parlare con l’autore, Nanni Moretti che allora aveva 23 anni. Io sono un autarchico, dopo una lunga permanenza al Filmstudio, fu … Continua a leggere IL SOLE CHE NON TRAMONTA

LA CITTA’ PALAZZO

Non è facile mettere il “fenomeno Corviale” insieme ad una serie televisiva; ovvero un tema caro agli architetti e agli studiosi della città, il “mostro metropolitano” per 6.000 inquilini (come lo chiamava il compianto Tonino Terranova), sofferto dagli abitanti e osteggiato dai Romani che lo chiamano “serpentone”, come contesto di Christian, film in 12 episodi (due stagioni) scritto e girato negli ultimi 3 anni e recentemente uscito su SKY. La serie è quasi interamente ambientata all’interno del gigantesco edificio, costruito quasi mezzo secolo fa, quando la ricerca e i progetti sulla edilizia economica e popolare rilanciata da specifiche leggi di … Continua a leggere LA CITTA’ PALAZZO

YALDA, un film iraniano

Torno a parlare di cinema, sempre con l’intenzione di non scrivere una recensione, ma di cogliere alcune questioni che il film propone. In questo caso il film è Yalda, Gran premio della Giuria come film straniero al Sundance Festival. Autore è l’iraniano, Massoud Bakhshi, ma la produzione è europea, e difficilmente sarà proiettato in Iran (cfr in proposito su questo stesso blog scritti, video e immagini con parola chiave Iran S-velata). Il film (attualmente visibile su piattaforma SKY, ma in probabile uscita nelle sale) racconta di una giovane donna che ha ucciso il marito – non si capisce bene se … Continua a leggere YALDA, un film iraniano

L’Ottocento è ancora vicino

In una intervista a Venezia, dove il film Miss Marx è stato presentato quest’anno, la regista Susanna Nicchiarelli ha detto “L’Ottocento ci sembra lontano, ma in realtà è molto meno lontano di quanto pensiamo”. Miss Marx è un film d’autore. Nel senso che la regista in questo caso seppure rispettando l’autonomia degli specialisti di settore, entra in tutte le fasi della costruzione di un film, dal soggetto e sceneggiatura, alla scelta degli attori, delle musiche, sino all’editing finale. Nicchiarelli, come per Nico (2017), con questo Miss Marx lavora con una troupe italiana, ma gira con attori stranieri di qualità, proponendosi … Continua a leggere L’Ottocento è ancora vicino

Napoli: selfie nel quartiere Traiano

La Fondazione Cinema per Roma tra le attività a corollario della Festa del Cinema presenta un calendario di proiezioni al MAXXI, tra cui un ciclo di documentari chiamato “Extra doc festival”. Selfie di Agostino Ferrente è uno di questi, reduce dall’ultimo Festival di Berlino nella sezione Panorama. Il film non è una fiction ma neppure un documentario vero e proprio, più propriamente è una ricerca sperimentale sul linguaggio cinematografico. La pratica della ripresa video in forma di selfie non è nuova. In Italia è applicata da tempo, settimanalmente, nel programma televisivo di Diego Bianchi Propagandalive, ma in questo caso si sposa … Continua a leggere Napoli: selfie nel quartiere Traiano

Le due utopie del Novecento

nel film Capri-Revolution Non amo particolarmente i film di Mario Martone, soprattutto gli ultimi, Noi credevamo (2010) e Il Giovane Favoloso (2014), nei quali l’abile “teatralità” del regista napoletano sconfina nell’oleografico e nel retorico, ma ne apprezzo il rigore storico e la professionalità di scrittura e realizzazione, cui si aggiunge una alta qualità delle interpretazioni, della fotografia, del montaggio e della musica. E’ il caso anche di Capri-Revolution, in cui Martone, ispirandosi ad una comune dei primi del Novecento guidata dal pittore tedesco Karl Diefenback, precursore di naturismo, animalismo e pacifismo, che si insediò per alcuni anni a Capri, racconta … Continua a leggere Le due utopie del Novecento

Unica arma il colore della pelle

    Alla Festa del Cinema di Roma che si svolge in questi giorni, mi è capitato di vedere due film statunitensi, entrambi di autori neri ed entrambi tratti da omonimi romanzi, che presentano tematiche simili: i giovani neri, l’amore, la polizia che li perseguita, la giustizia che non li difende, la famiglia come rifugio. Sono If Beale Street Could Talk (Se la strada potesse parlare) e The Hate U Give (L’odio che ci date). Tematiche proprie degli States da decine di anni, ma che che oggi riacquistano intensità nel clima truce e divisivo dell’America di Trump. Ma sono attuali … Continua a leggere Unica arma il colore della pelle

Tra due guerre.

Il regista di Last Flag Flaying, presentato in anteprima il 28 ottobre alla Festa del Cinema di Roma  e in uscita a novembre, Richard Linklater, è anche l’autore del celebre Boyhood, il film lungo 12 anni (di riprese) che vinse molti premi tre anni fa. Questo film del 2017, ambientato nel 2003 nel vivo delle menzogne della amministrazione Bush, si presta a diverse letture: è un road movie che racconta il ritorno a casa del corpo di un marine USA morto in Iraq; è uno sguardo sulla condizione dei soldati americani in guerra; è la storia di una amicizia che … Continua a leggere Tra due guerre.

Nico 1988, tra sofferenza e riscatto

Praga, 1987. Christa Päffgen, in arte Nico, entra in scena nella piccola sala di un teatro buio e malmesso della Cecoslovacchia comunista, per cantare clandestinamente davanti ad una platea di giovani. Non è riuscita a trovare l’eroina con cui suppliva all’energia persa in anni difficili. E’ in crisi di astinenza, ma decide di cantare ugualmente. Parte “My Heart is Empty” ed è una carica di energia per lei e per il pubblico, la droga musicale con cui finalmente Nico trova il suo riscatto e presto ritroverà il figlio. E’ il momento topico di Nico, 1988, un film difficile, preparato a … Continua a leggere Nico 1988, tra sofferenza e riscatto

Le Serie TV e NARCOS

Ci son molti appassionati di Cinema che nutrono dubbi nel considerare le Serie un format che possa esprimere le stesse qualità di un lungometraggio tradizionale, che si conclude generalmente nello spazio temporale compreso tra i 90 e 150 minuti. I dubbi riguardano innanzi tutti la “scrittura” del film che sarebbe necessariamente dilatata e scandita dalle “tappe” dei singoli episodi. Ma anche la regia, per necessità condotta a più mani, e la recitazione, affidata ad interpreti non sempre di primo piano. In definitiva i cinefili dubbiosi considerano la Serie una espressione cinematografica di livello basso, espressa dalla televisione, con i mezzi … Continua a leggere Le Serie TV e NARCOS