LA MESÍAS, un lungo film per non giudicare

Esistono film, o serie, che difficilmente escono nelle sale o nelle principali piattaforme commerciali, oppure vengono fatte uscire solo se si verifica un buon interesse di pubblico. Dunque, la serie spagnola La Mesías di due talentuosi autori e registi, Javier Ambrossi e Javier Calvo, presentata con successo nel 2023 al San Sebastian International Festival, io l’ho vista su Mymovies, sito web e piattaforma non sempre inclusa tra quelle a disposizione sulle smart TV. Lo scenario che incombe sin dalla prima puntata è la catena del Monserrat, una cordigliera montuosa della Catalunya caratterizzata da rocce e pinnacoli incombenti, ma anche dalla … Continua a leggere LA MESÍAS, un lungo film per non giudicare

LE BATTAGLIE DI OGGI

Se andate a vedere il film Una battaglia dopo l’altra, nei primi quindici minuti non vi spaventate, perché il regista Paul Thomas Anderson vi aggredirà con una sfrenata sarabanda di esplosioni, spari, musiche, fughe, luci, colori, donne sexy, uomini truci, bianchi e neri, tutto ad un ritmo frenetico. È l’introduzione ad un viaggio dentro una realtà fantastica di crisi familiari, diseguaglianze sociali, persecuzioni di genere o razziste; reale perché coglie le contraddizioni del presente, fantastica perché trasfigurata dal cinema. Vi accompagneranno 3 grandi attori: Leonardo Di Caprio, Sean Penn e Benicio del Toro. Il tema del film ruota attorno al … Continua a leggere LE BATTAGLIE DI OGGI

BIENNALE DI VENEZIA E CULTURA

Mentre scrivo queste righe, non ho ancora visto i film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ma ho letto la valutazione dei critici e seguito per intero in diretta la serata delle premiazioni. Due considerazioni: la prima è che la giuria ha deciso di premiare il film tunisino “The Voice of Hind Rajab”, che racconta la tragedia della bimba palestinese uccisa dai soldati di Netanyahu, un film con 24 minuti di applausi in sala, di grande valore per la denuncia delle atrocità commesse in Palestina; ma la stessa giuria poi gli ha assegnato il Leone d’argento, negandogli il … Continua a leggere BIENNALE DI VENEZIA E CULTURA

UNA PATERNITÀ NEGATA

Un padre alla ricerca di un figlio mai conosciuto, come, all’opposto, un figlio che desidera conoscere il padre ignoto, è un tema che non solo appartiene alle dinamiche attuali tra donna e uomo, ma non è estraneo neppure al cinema. Un film coprodotto da Germania e Italia, Paternal Leave – titolo intraducibile che sembra un refuso – scritto e diretto da Alissa Jung, apprezzato e premiato al Festival di Berlino 2025, ci racconta, appunto, di una adolescente tedesca alla ricerca dell’ignoto padre. Senza indulgenze né retorica, il film affronta tutte le ferite che si aprono in un incontro istintivo e … Continua a leggere UNA PATERNITÀ NEGATA

CINEMA e SPERIMENTAZIONE

Adolescence è una serie scritta da Jack Thorne e Stephen Graham (e da questo interpretata) in quattro puntate su Netflix, con la regia di Philip Barantini, certamente da vedere, in quanto investe un tema di grande attualità: la difficoltà degli adolescenti nel trovare un equilibro nei sentimenti e nelle pulsioni, senza il quale lo stesso rapporto tra coetanei diventa conflittuale, e talvolta pericoloso. Ma per chi ama il cinema in tutti i suoi aspetti, anche quelli tecnici, questo film in quattro tempi ha un valore aggiunto che lo rende particolare: ogni puntata, tra i 50 e 60 minuti si svolge … Continua a leggere CINEMA e SPERIMENTAZIONE

IL BRUTALISMO COME METAFORA

Un film il cui titolo rimanda ad un importante movimento di architettura del XX secolo attira la curiosità di un architetto. Dunque, non ho esitato ad andare a vedere, appena uscito, The Brutalist, un conclamato film vincitore di premi e candidato all’Oscar. Il film racconta la vita di László Tóth, un architetto ungherese ebreo – non è una storia vera, ma verosimile rispetto ai tempi – che, dopo le persecuzioni naziste e nella situazione di povertà e incertezza del dopoguerra (l’Ungheria entrava nella sfera di influenza del Comunismo sovietico), emigra negli Stati Uniti a Filadelfia. Efficace nelle immagini, montaggio e … Continua a leggere IL BRUTALISMO COME METAFORA

TRE DONNE, TRE AMBIGUITA’

Come ho già scritto su questo blog, non ho gli strumenti di conoscenza e critica per recensire un film, ma scrivo di cinema quando emoziona e fa riflettere. È il caso di Emilia Pérez, un film del 2024 diretto da Jacques Audiard, che ha vinto premi a Cannes e del quale si discute molto. Tre sono le considerazioni che vengono in mente. La prima è che, se il cinema è espressione artistica complessa che mette insieme storie, fantasia, realtà, umanità, violenza, immagini, musica, paesi, città, contesti sociali, allora Emilia Perez rappresenta al meglio questa capacità di sintesi creativa. La seconda è che … Continua a leggere TRE DONNE, TRE AMBIGUITA’

L’ORRORE È AL BUIO

potrebbe contenere spoiler Sono passati otto anni dall’uscita de Il Figlio di Saul, un film durissimo di László Nemes, che parlava dell’olocausto nel campo di Auschwitz, senza inquadrare mai direttamente l’atto dell’assassinio né i corpi, perché – come allora avevo scritto – l’orrore è letto negli occhi del protagonista che a tutto assiste, inquadrato quasi sempre solo in primo piano. Nessun effetto facile, nessuna concessione, nessuna consolazione in una tragedia della follia umana raccontata attraverso l’abisso che separa la pietas di Saul dalla malvagità dei nazisti (https://umbertocao.com/2016/03/16/elegia-della-pietas/). Ma la visione di un altro film, La Zona d’Interesse di Jonathan Glazer riporta, anzi, … Continua a leggere L’ORRORE È AL BUIO

GIORNI PERFETTI IN MONDI DIVERSI

Ci sono film che inventano storie, altri che ricostruiscono biografie, altri ancora che raccontano viaggi, esplorano relazioni o rapporti di amicizia, parlano di amore oppure di odio, film che guardano ai paesaggi, alle città, alle architetture… Wim Wenders ha percorso tutti questi temi nella sua intensa produzione cinematografica. Ma Perfect Days di Wenders è una sfida perché racconta una “non storia”, ovvero descrive la ripetizione di atti semplici ma perfetti, non un giorno ma tanti giorni, con piccoli, ma sostanziali cambiamenti. Hirayama è un uomo attempato e solo, addetto alle pulizie dei gabinetti pubblici di un quartiere di Tokyo, nella … Continua a leggere GIORNI PERFETTI IN MONDI DIVERSI

IL SOLE CHE NON TRAMONTA

Era il 1976, quando con un gruppo di amici partecipammo ad un innovativo festival del super8 con “filmetti” girati e montati con attori e mezzi non professionali al Filmstudio, allora celebre cinema d’essai romano. In una serata furono presentati un cortometraggio titolato La Sconfitta, uno spezzone di un film incompiuto suiPromessi Sposi Come parli frate, e un lungometraggio titolato Io sono un autarchico. All’uscita della proiezione, colpiti dalla genialità e ironia di questi piccoli film, ci siamo fermati a parlare con l’autore, Nanni Moretti che allora aveva 23 anni. Io sono un autarchico, dopo una lunga permanenza al Filmstudio, fu … Continua a leggere IL SOLE CHE NON TRAMONTA