La città contemporanea: smart, global o infelice?

La retorica della Smart city è nata dal concetto che le reti digitali opportunamente integrate e considerate come armatura strutturale, possano restituire alla metropoli contemporanea una dimensione equilibrata e sostenibile: una città cablata come fonte di sviluppo. In realtà il termine Smart city ha assunto valori diversi, assegnati dai volta in volta da discipline accademiche, interessi professionali, marketing aziendale e lobby di potere, che lo hanno orientato verso finalità non sempre convergenti. Tracciando una sorta di interpolazione tra le varie interpretazioni, possiamo affermare che la Smart city di fatto già esiste in episodi urbani circoscritti o in singole architetture, ampiamente … Continua a leggere La città contemporanea: smart, global o infelice?

Verso quale città?

Questo testo rielabora un intervento di presentazione del ciclo di incontri Nutri_Menti, organizzato nel marzo 2017 a Roma nel barcone sul Tevere della Società Romana Nuoto , congiuntamente dalle associazioni culturali Laura Lombardo Radice e Il sogno di Roma.  Molte discussioni sul destino urbanistico delle città, come, ad  esempio, quella che si è accesa in questi mesi a Roma a seguito della vicenda dello Stadio di Tor di Valle, penso siano riconducibili ad un diverso rapporto che si può avere rispetto alla modernità, che alcuni, erroneamente, vedono in contrapposizione con la salvaguardia dei valori consolidati di una città storica. Tornando indietro alla metà … Continua a leggere Verso quale città?

Occupare il vuoto

Nonostante il gran costruire e l’incessante consumo di suolo, la città contemporanea – e in particolare la periferia delle metropoli –  è piena di “spazi vuoti”. Non sono vuoti residuali e non sono aree dismesse. Non sono vuoti che è possibile riempire fisicamente neppure con il verde. Non sono vuoti privi di funzione, tutt’altro: esito di distacchi tra edifici, di slarghi, parcheggi… frammenti. Anzi forse sono spazi costruiti. Ma il vuoto c’è ugualmente perchè sono spazi privi non solo di qualità ma anche di significati. Vuoti svuotati di ogni senso possibile, eppure espressione allo stato puro di una pienezza inquietante, … Continua a leggere Occupare il vuoto

La Torre di Babele del XXI secolo

Una delle ultime esperienze didattiche nella Scuola di Ascoli Piceno (2013) Confusione è parola inventata per indicare un ordine che non si capisce  (Henry Miller, scrittore, Tropico del capricorno) Se nella Babele delle grandi metropoli contemporanee la grammatica soccombe, gli uomini, nonostante ciò, si intendono  (Paolo Fabbri, semiologo, Elogio di Babele )   Nella Bibbia troviamo la descrizione della torre di Babele; un brano che si apre a diverse interpretazioni, ma che in via generale simboleggia la nascita delle differenti lingue nel mondo. Gli uomini infatti fino a quel momento avevano condiviso il medesimo linguaggio e insieme desideravano costruire una città … Continua a leggere La Torre di Babele del XXI secolo