Cosa rimane del populismo?

(*) Questo articolo ripropone alcune questioni già trattate su questo blog, il 19, 01, 2019 con il titolo Elite vs Non-élite Il voltafaccia di Di Maio che diventa garantista; l’astuta campagna elettorale della sindaca di Roma Virginia Raggi che, dopo le scuse per avere combinato poco in quattro anni e mezzo, negli ultimi sei mesi promette grandi cose per il futuro; la sfacciataggine di Salvini che si erge a portabandiera del liberismo riformista; ma anche la rinnovata volontà della sinistra radicale di tornare in una coalizione progressista, mi fanno riflettere sul populismo, anzi sui populismi e sulla loro consistenza effimera … Continua a leggere Cosa rimane del populismo?

NON-ÉLITE vs ÉLITE

Ha fatto molto discutere, pochi mesi dopo l’uscita del suo libro The Game, un articolo di Alessandro Baricco dal titolo E ora le élite si mettano in gioco, pubblicato sulle pagine de La Repubblica il recente 11 gennaio. Si è aperto un ampio dibattito cui hanno partecipato, giornalisti, scrittori, lettori. Proverò a scrivere anch’io qualcosa in proposito, parlandone e commentandolo. La definizione di élite è argomento scivoloso perché contiene due significati almeno in parte contrapposti: uno positivo in quanto riconosce, nel raggruppamento di individui cui è riferito, una distinzione di autorevolezza e merito che comporta una assunzione di responsabilità; l’altro, … Continua a leggere NON-ÉLITE vs ÉLITE

Italiani confusi, o anche più cattivi?

(suggestioni dal film Santiago, Italia) In questi mesi difficili nei quali si è costituito un governo per “contratto” tra due partiti diversi, ma uniti per difendere il consenso dei propri elettori strappato con promesse scellerate, a fronte del quale non sembra esistere più una opposizione di sinistra, abbiamo ripensato ai “girotondi” dei primi anni Duemila. Allora, insieme ad altri intellettuali, artisti, magistrati, docenti e studenti, c’era anche Nanni Moretti e il grido “D’Alema dicci qualcosa di sinistra!” risuonava forte. Oggi, forse, sta nascendo qualcosa di simile: le manifestazioni in piazza contro i sindaci grillini di Roma e Torino da una … Continua a leggere Italiani confusi, o anche più cattivi?

A mente (quasi) fredda

L’ultimo, imprevisto “botto”, il Brexit, ha reso più distante lo sconcerto delle ultime elezioni amministrative, rendendo lo scenario internazionale sempre più caotico. Ma da qualche mese, prima con il referendum sulle trivelle, poi con le elezioni, quindi in previsione del referendum costituzionale, sui social, sui talk televisivi e persino sui giornali si sono perse le infinite sfumature che dovrebbero articolare la disputa politica. Ci siamo vestiti tutti di bianco o di nero, mai di grigio. Ma siccome preferisco le infinite sfumature di grigio, parlerò un po’ di me. Dal Sessantotto in poi ho passato tutta la mia vita a sinistra, … Continua a leggere A mente (quasi) fredda