ROMA, LA REALIZZAZIONE DI PIAZZA DEI 500

Chi frequenta questo insightblog sa bene quanto io valuti complessivamente i lavori in corso di realizzazione a Roma come la prima strategia di trasformazione urbana fondata su opere pubbliche, dopo quasi venti anni, che guarda ad una modernizzazione compatibile con con la sua monumentalità storica. Dunque non sono mai entrato nel merito della qualità e funzionalità degli interventi. Ma dopo un sopralluogo alla “nuova” piazza dei Cinquecento non posso evitare un commento specifico, anche perchè, insieme ad un gruppo di colleghi, avevo partecipato al concorso di progettazione e quindi conosco bene l’area e i suoi problemi. Il progetto vincitore aveva … Continua a leggere ROMA, LA REALIZZAZIONE DI PIAZZA DEI 500

SUL CONCETTO DI “PARTECIPAZIONE ATTIVA”

In questi ultimi anni ho vissuto due esperienze politiche parallele: da una parte l’iscrizione al Partito Democratico, avvenuta in tarda età dopo una vita di adesione ideologica ed elettorale; dall’altra la partecipazione alle attività di un gruppo civico molto presente a Roma, Tutti per Roma, Roma per Tutti, nato sull’onda del dissenso alla amministrazione comunale Cinquestelle. La prima esperienza si è conclusa in sei anni, dopo avere verificato, a fronte della sincera partecipazione della base iscritta al partito, la mentalità burocratica e formale dei dirigenti e la difficoltà degli amministratori locali nel concretizzare il loro impegno per la città. La … Continua a leggere SUL CONCETTO DI “PARTECIPAZIONE ATTIVA”

Ai due estremi della modernità

(Architetture a confronto)   Caduta la fiducia nel progresso e nella tecnologia, il progetto di architettura e di trasformazione urbana ha perso i contenuti eroici della modernità, che lo avevano da una parte caricato di valore tecnico e scientifico, dall’altra responsabilizzato sul piano sociale e politico. Progettare e costruire oggi significa confrontarsi con problemi che, sino a pochi decenni fa, non sembrava dovessero appartenere alla disciplina: il risparmio energetico, il consumo di suolo, il riciclo dei materiali, l’impatto ambientale. Per di più, spesso, questi problemi, al di la della loro ragione, oggi sono esasperati per finalità non sempre chiare: politica, … Continua a leggere Ai due estremi della modernità

L’architettura fuori dall’architettura

Questo articolo è accompagnato da 6 disegni di Carmelo Baglivo, architetto progettista, che per comunicare la sua idea di architettura usa lo strumento del collage. Le immagini sono commentate da Baglivo stesso. E’ una comunicazione  molto personale e immediata, ma ironica, paradossale e provocatoria. Rappresenta edifici storici, architetture contemporanee ed ambienti familiari accatastati e scomposti come capita nella nostra memoria. Ognuno può interpretarli come crede, purchè non faccia riferimento alle categorie tradizionali di spazio e tempo, di bello e brutto, di antico e moderno. I due scritti sono montati in parallelo. (U.C.) C’è un disagio che mi accompagna da anni. Nasce dalla sensazione … Continua a leggere L’architettura fuori dall’architettura

Macro: architettura disegnata e costruita

Non è facile commentare le opere di colleghi architetti coetanei conosciuti da anni. Con Francesco Cellini in particolare ho anche avuto una particolare frequentazione nell’ambito delle riunioni tra presidi di facoltà di architettura, prima che entrambi completassimo per limiti anagrafici l’impegno universitario. Tra gli architetti romani della generazione nata nella prima metà degli anni Quaranta, Francesco Cellini, insieme a Franco Purini, è considerato la figura di maggiore spicco. Insieme a loro, un po’ più anziano ed oggi scomparso, mi piace ricordare Sandro Anselmi. A differenza di Massimiliano Fuksas, coetaneo impegnato con successo e meriti nella professione, nessuno dei tre potrebbe … Continua a leggere Macro: architettura disegnata e costruita

New York, architetture e luoghi_3

Parte terza: Upper Manhattan Mappatura delle architetture e dei luoghi moderni e contemporanei (Le foto allegate, quando non altrimenti specificato sono di Umberto Cao)   Upper West Side 1. The Eldorado (Margot&Holden + E.Roth – 1931 300, Central Park West 2. San Remo Apartments (E. Roth – 1930) W 145-146 Central Park -74/75Str 3. Dakota Apartments (H.J. Hardenbergh – 1884) 1, West 72nd Street 4. American Folk Art Museum (Williams/Tsien-/Diller&Scofidio) Lincoln Square 5. Lincoln Center (AA.VV.-1965-80 circa) 10, Lincoln Center Plaza Central Park Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir Great Lawn The Lake Bow Bridge Behtesda Terrace Sheep Meadow Download Map Upper … Continua a leggere New York, architetture e luoghi_3

New York, architetture e luoghi_1

Parte prima: Lower Manhattan Mappatura delle architetture e dei luoghi moderni e contemporanei (Le foto allegate, quando non altrimenti specificato sono di Umberto Cao) 1.     Brooklin Bridge (John Augustus Roebling-1883) 2.     Municipal Building (Mc Kim, Mead and White-1913), 1 Centre St. 3.     Standard Oil Building (Carrere & Hastings, Lamb & Blake-1924), 26 Broadway 4.     New York Stock Exchange (George Post-1884), 1 Wall St. e 18 Broad St. 5.     Federal Hall (I.Town, A. Jackson Davis-1842), 26 Wall Street 6.     Trump Building (H. Craig Severance & Y. M.Shreve & Lamb-1930), 40 Wall St. 7.     Equitable Life Building (Ernest Graham-1915), 120 Broadway 8.     One … Continua a leggere New York, architetture e luoghi_1

Non c’è più la strip, è rimasto il pop

Las Vegas oggi non è quella descritta da Robert Venturi insieme a Denise Scott Brown e Stiven Izenour nel celebre, dirompente libro pubblicato nel 1972, Learning from Las Vegas. Riporto uno stralcio del testo di Venturi, pag. 153 e 154 (dell’edizione recentemente ripubblicata in Italiano a cura di Manuel Orazi, traduzione di Maurizio Sabini, Quodlibet, Macerata 2010). La strip oggi si è contorta sviluppando tentacoli. La scansione temporale di un unico percorso si è aperta in slarghi, incroci, moltiplicata su più livelli con rotaie e percorsi pedonali sopraelevati. I suoi bracci si infilano negli edifici, attraversano giganteschi spazi coperti, fuoriescono dai grattacieli costruiti … Continua a leggere Non c’è più la strip, è rimasto il pop