Che ne sarà della Festa del Cinema di Roma?

Room è un bel film del regista Lenny Abrahamson, di coproduzione irlandese-canadese, premiato a Toronto, presentato anche alla Festa del Cinema di Roma, Golden Globe e Oscar per l’attrice Brie Larson, con un meraviglioso bambino Jacob Tremblay nella parte del piccolo Jack. La reclusione di madre e figlio ad opera di un folle, sebbene tratta da un romanzo, rievoca drammatici fatti di cronaca nei quali giovani donne sono state rapite, stuprate e recluse per anni.  Il film, scritto, interpretato e diretto con grande sensibilità, appassiona e coinvolge lo spettatore nel passaggio dalla condizione di terribile reclusione alle difficoltà di reinserimento nel mondo reale. … Continua a leggere Che ne sarà della Festa del Cinema di Roma?

Un breve viaggio nelle Carceri

The tale of a metaphorical path through the Piranesi space (Umberto Cao) with English translation La prima serie delle Carceri d’Invenzione di Giovanni Battista Piranesi – 14 acqueforti incise tra il 1745 e il 1750 – sono la rappresentazione fantastica di interni architettonici che evocano gli spazi cupi e drammatici della reclusione. Conducono in uno spazio architettonico diverso da quello classico della Roma antica, illustrato da Piranesi stesso e dagli architetti viaggiatori di tutto il mondo. Non hanno misura né centralità, ma dismisura e complessità. Sono rovine per eccellenza, architetture concettuali che esprimono le paure e i tormenti che ogni epoca … Continua a leggere Un breve viaggio nelle Carceri

La Torre di Babele del XXI secolo

Una delle ultime esperienze didattiche nella Scuola di Ascoli Piceno (2013) Confusione è parola inventata per indicare un ordine che non si capisce  (Henry Miller, scrittore, Tropico del capricorno) Se nella Babele delle grandi metropoli contemporanee la grammatica soccombe, gli uomini, nonostante ciò, si intendono  (Paolo Fabbri, semiologo, Elogio di Babele )   Nella Bibbia troviamo la descrizione della torre di Babele; un brano che si apre a diverse interpretazioni, ma che in via generale simboleggia la nascita delle differenti lingue nel mondo. Gli uomini infatti fino a quel momento avevano condiviso il medesimo linguaggio e insieme desideravano costruire una città … Continua a leggere La Torre di Babele del XXI secolo

Elegia della pietas

Confesso che ho avuto delle resistenze mentali prima di decidermi. Così l’ho visto solo due mesi dopo la sua uscita in Italia. Non credo ci siano stati altri film sulla Shoah così coinvolgenti, così profondi nel descrivere una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità. Il Figlio di Saul, opera prima di László Nemes, ti trascina dentro un campo di concentramento seguendo l’itinerario dell’eccidio, dalle camere a gas ai forni crematori, dai colpi alla tempia al trascinamento impietoso dei corpi chiamati “pezzi”. Ma non inquadra mai direttamente l’atto dell’assassinio né i corpi, perché l’orrore è letto negli occhi del protagonista che a … Continua a leggere Elegia della pietas

I limiti del surreale

nel film Lo chiamavano Jeeg Robot. Il cinema è invenzione e fantasia. Così il surreale ha una lunga tradizione avviata con i maestri del muto, Keaton e Chaplin, proseguita con Buñel e Jodorowsky, Cronenberg e Lynch, sino ai recenti raffinati film di Andersson (Un Piccione seduto su un ramo…) e di Von Dormael (Dio esiste e abita a Bruxelles). Similmente il cinema ha celebrato la narrazione oltre il reale con i supereroi del fumetto, la fantascienza e i fantasy. Ma il cinema è anche rappresentazione della realtà, ora leggera, complice e sentimentale, ora cruda, critica e drammatica. Come è anche ironia, … Continua a leggere I limiti del surreale

Dal 68 ai 70

La generazione del Sessantotto è arrivata ai Settanta anni Era bello quando eravamo tutti d’accordo. Quando c’era il Caimano con i suoi vizi e pasticci, bastava essere onesti, civili e progressisti per ritrovarsi uniti contro di lui e la sua destra delle cosiddette libertà. Ci potevamo ancora chiamare “sinistra” e lottare per una alternativa. Poi l’alternativa è arrivata e ci siamo divisi. Perché? Perché è facile essere contro, molto più difficile essere a favore. Perché chiamiamo coerenza la paura di cambiare le cose. Perché confondiamo la politica con l’ideologia. Perché vorremmo essere puri e semplicemente sognare. Siamo una società di … Continua a leggere Dal 68 ai 70

Dialogo (immaginario) sull’Università italiana

Emiliano Ilardi e Fabio Tarzia hanno scritto questo testo divertente e paradossale, ma realistico, per la voce Università, pubblicata sul “Breve Dizionario della Ideologia Italiana”, curato da Massimo Ilardi per manifestolibri, Roma 2016. Gli acronimi e le procedure di cui si parla sono tutti reali. Credo che pochi scritti riescono a spiegare, così bene e con tanta leggerezza, la situazione in cui si trova oggi l’Università italiana, gravemente scossa da una turbolenza burocratica malamente interpretata come valorizzazione meritocratica. (per concessione di manifestolibri)  Al Signor Colonnello (omissis), Comandante della V Sezione Anti Terrorismo e Sicurezza  Nazionale – Roma 25 luglio 2014 Spettabile Colonnello, si … Continua a leggere Dialogo (immaginario) sull’Università italiana