LA SINISTRA C’E’ (quarta parte)

a proposito del saggio di Aldo Schiavone SINISTRA! un manifesto Un progetto per la nuova Italia Disarticolata socialmente, afflitta da problemi di disoccupazione, di diseguaglianze e di basse retribuzioni, l’Italia, più di altri paesi occidentali, soffre la scomparsa della divisione in classi sociali senza avere ancora trovato gli equilibri necessari per interpretare in modo diverso il conflitto. È in questo quadro che è iniziata la stagione del declino della sinistra, e insieme una pericolosa perdita di identità. Schiavone scrive che oggi l’obiettivo primario della sinistra dovrebbe essere quello di “elaborare e diffondere una cultura della identità italiana che sappia rovesciare … Continua a leggere LA SINISTRA C’E’ (quarta parte)

LA SINISTRA C’E’ (terza parte)

a proposito del saggio di Aldo Schiavone SINISTRA! un manifesto Lo sguardo critico sul presente Allora, come dovrà essere la sinistra per guardare al futuro? Negli ultimi due capitoli del saggio, Schiavone cerca di rispondere a questa domanda a partire da una ipotesi:” Non c’è sinistra senza pensiero critico. Non c’è sinistra senza mettere in questione l’ordine del presente […] La sinistra, in Italia e in Europa (per l’America il discorso sarebbe in parte diverso), ha confuso la fine della lotta di classe con la fine di un atteggiamento critico di fronte alla realtà contemporanea. Ha confuso la fine del … Continua a leggere LA SINISTRA C’E’ (terza parte)

LA SINISTRA C’E’ (seconda parte)

a proposito del saggio di Aldo Schiavone SINISTRA! un manifesto Sinistra e crisi della politica Lo scontro tra sinistra e destra, al di là delle diverse opinioni tra bipartitismo o multipartitismo, si ritrova nella crisi della politica italiana ed europea. La sinistra pratica la politica, mentre, come scrive Schiavone, “nel mondo moderno la destra conservatrice, in conseguenza della sua intrinseca estraneità alla democrazia, non ha mai amato la politica nel senso più pieno e più forte, o almeno il suo radicamento popolare. L’ha piuttosto subita come il male minore…” (pag. 33). Ma La disaffezione per la politica oggi colpisce anche … Continua a leggere LA SINISTRA C’E’ (seconda parte)

Cara Presidente Meloni

Cara Presidente, Certo, la nostra Costituzione parla anche di “Nazione”, ma eravamo abituati a chiamare l’Italia “il nostro Stato”, “la nostra Repubblica”, oppure “il nostro Paese”, semmai parlavamo della “nostra Nazionale” (di calcio, si intende); invece Lei, Presidente Meloni, usa sempre il termine “Nazione”. E ogni volta, a sentirLa, provo un certo sconcerto, metà stupore e metà fastidio, ancora di più quando La sento dichiarare che uno dei suoi valori è la “Patria”. Stupore, perché viviamo in un’epoca in cui la globalizzazione economica e culturale – sì, proprio quel fenomeno che nel bene e nel male condiziona il nostro vivere … Continua a leggere Cara Presidente Meloni

Roma prigioniera di bellezza

(articolo pubblicato anche su L’Italia Che Verrà – litaliacheverra.it)   C’è una tela molto bella del preraffaellita John Everett Millais che rappresenta la Ofelia amata da Amleto distesa nell’acqua di un ruscello. Prigioniera della sua bellezza, travolta da intrighi e follie, incapace di reagire, Ofelia si abbandona al suo destino lasciando che il corpo, le vesti e i fiori che porta con se si disperdano nel fluido. Guardo il dipinto: quella bellezza, quel gelido abbandono con gli occhi socchiusi e le braccia aperte mi fanno pensare alla città di Roma, perché anche Roma appare stremata dalla sua bellezza e immersa … Continua a leggere Roma prigioniera di bellezza

Gli ultimi quattro anni

Era il 22 febbraio 2014 quando risuonava la campanella passata dalle mani dell’accigliato Letta a quelle di un euforico Renzi. Fra tre mesi saranno 4 anni e saremo molto vicini alle elezioni politiche. Sono cambiate molte cose. A livello internazionale Trump ha cancellato Obama, La Corea del Nord minaccia guerre, l’Isis è stato militarmente sconfitto ma il terrorismo è rimasto come guerra strisciante e cronica, la Brexit ha colpito l’Europa, i populismi e le destre sembrano prendere ovunque il sopravvento… A livello nazionale il Partito Democratico ha perso pezzi, il centrosinistra ha perso consensi, i Cinque Stelle e le destre … Continua a leggere Gli ultimi quattro anni

Ma voi avete capito?

Credo che non solo coloro che assistono distrattamente alle vicende della attualità nazionale, ma anche quelli che si appassionano di politica e che seguono quotidianamente su giornali, telegiornali e talk show quanto accade in Italia e nel mondo, e persino gli iscritti o i militanti dei partiti, non siano riusciti a capire cosa stava accadendo tra i quadri dirigenti del nostro Partito Democratico. Sulle pagine immateriali di questo blog ho già parlato della difficoltà dell’architetto nel comunicare e spiegare un progetto di architettura. Ma in politica il problema è ancora più grave. Se fosse quello di capire il senso di … Continua a leggere Ma voi avete capito?

A mente (quasi) fredda

L’ultimo, imprevisto “botto”, il Brexit, ha reso più distante lo sconcerto delle ultime elezioni amministrative, rendendo lo scenario internazionale sempre più caotico. Ma da qualche mese, prima con il referendum sulle trivelle, poi con le elezioni, quindi in previsione del referendum costituzionale, sui social, sui talk televisivi e persino sui giornali si sono perse le infinite sfumature che dovrebbero articolare la disputa politica. Ci siamo vestiti tutti di bianco o di nero, mai di grigio. Ma siccome preferisco le infinite sfumature di grigio, parlerò un po’ di me. Dal Sessantotto in poi ho passato tutta la mia vita a sinistra, … Continua a leggere A mente (quasi) fredda

Dal 68 ai 70

La generazione del Sessantotto è arrivata ai Settanta anni Era bello quando eravamo tutti d’accordo. Quando c’era il Caimano con i suoi vizi e pasticci, bastava essere onesti, civili e progressisti per ritrovarsi uniti contro di lui e la sua destra delle cosiddette libertà. Ci potevamo ancora chiamare “sinistra” e lottare per una alternativa. Poi l’alternativa è arrivata e ci siamo divisi. Perché? Perché è facile essere contro, molto più difficile essere a favore. Perché chiamiamo coerenza la paura di cambiare le cose. Perché confondiamo la politica con l’ideologia. Perché vorremmo essere puri e semplicemente sognare. Siamo una società di … Continua a leggere Dal 68 ai 70