Fortunato, intellettuale di sinistra

Come fortini assediati, le aree centrali di Roma, Milano e Torino sono tra le poche circoscrizioni elettorali italiane nelle quali la maggioranza dei votanti è restata fedele alla sinistra in aree dominate dalle destre e dei cinque stelle. La maggior parte della opinione pubblica nei giornali, in televisione, nei social e, cosa triste, anche parte degli elettori di sinistra – complesso di colpa? – sbeffeggia questo piccolo successo considerandolo la prova che vota a sinistra chi gode di privilegi. Ma siamo sicuri che questo voto derivi solo da una condizione di benessere – magari ereditata – e che sia possibile … Continua a leggere Fortunato, intellettuale di sinistra

Come una mosca in una gabbia di elefanti

Quasi esattamente cinquanta anni dopo quella giornata iconica del primo marzo 1968 a Valle Giulia che modificò il modo di “pensare a sinistra”, il 5 marzo 2018 ci siamo svegliati chiedendoci se la sinistra italiana esista ancora. Sia quella maggioritaria del Partito Democratico, sia quella alternativa nata attorno a Sinistra Italiana e fuoriusciti dal PD. Per rispondere alla domanda e indagare le ragioni della più dura sconfitta elettorale da quando esiste la Repubblica, si aprirà certamente un dibattito che sarà difficile e contraddittorio, perché ci vorrà molto tempo per capire cosa sia realmente accaduto e quali siano state le cause. … Continua a leggere Come una mosca in una gabbia di elefanti

L’Italia degli Americani

In Italia forse non avremmo parlato tanto di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino se non avesse avuto successo negli USA con successive nomination sia agli Oscar che ai Golden Globe. E’ un film girato interamente in Italia, ma chiaramente scritto e realizzato per il pubblico nordamericano, tratto da una sceneggiatura di James Ivory con interpreti quasi tutti statunitensi, che incrocia due generi: il cinema di “ambiente italiano” con le sue ville e i suoi paesaggi (Camera con vista di Ivory, Io Ballo da sola di Bertolucci, ecc…), e il cinema nel quale un “ospite imprevedibile” mette in crisi sentimenti … Continua a leggere L’Italia degli Americani

Il mistero del sogno

Se non avessi già avuto occasione di commentare il film russo Loveless – https://umbertocao.com/2018/01/07/senza-amore/ – lo farei ora, confrontandolo con Corpo e Anima (titolo originale A teströl és a lélekröl) della regista e sceneggiatrice ungherese Ildikò Enyedi uscito nel 2017, vincitore dell’Orso d’oro di Berlino e candidato all’Oscar come film straniero. Premetto che i due film sono accomunati dalla appartenenza ad un linguaggio cinematografico proprio dei paesi dell’Europa orientale, nel quale prevalgono tempi lenti nei dialoghi e nel montaggio, camera fissa, campo in primo piano e controcampi fotograficamente perfetti, colori freddi, recitazioni misurate, ma intense. Ma sono due film che … Continua a leggere Il mistero del sogno

Il mio 68 (1°)

piccola autobiografia in 3 puntate. Capitolo primo Per me il 68 ha avuto inizio il 27 aprile 1966, quando lo studente di sinistra Paolo Rossi morì nella facoltà di Lettere a Roma, precipitando da una balconata a seguito di violenze subite da un gruppo di estrema destra. Ero entrato nella Facoltà di Architettura nel 1963, quando avevo ancora 18 anni, con idee politiche confuse e una educazione cattolica repressiva frutto di un cultura piccolo-borghese. Per tre anni avevo pensato solo al mio dovere di studente in una Facoltà che stava mutando geneticamente, passando da una formazione di tipo accademico ad una … Continua a leggere Il mio 68 (1°)

Il mio 68 (2°)

piccola autobiografia in 3 puntate. Capitolo secondo Ma cosa significava cinquanta anni fa dichiararsi “comunista”? Cosa significava per molti degli studenti che in quei mesi scendevano in piazza? Se consideriamo che stiamo parlando di eventi accaduti a poco più di vent’anni dalla fine del fascismo, la ribellione emersa dalle lotte studentesche, almeno in Italia, era come una scarica di energia esplosa da un tappo che aveva imprigionato le libertà individuali per tanti anni. Cantavamo contro la stessa borghesia che ci aveva allevato sino ad allora, esprimendoci con parole anche violente: Voi gente per bene che pace cercate  –  la pace per far … Continua a leggere Il mio 68 (2°)

Il mio 68 (3°)

piccola autobiografia in 3 puntate. Capitolo terzo Terminate le occupazioni nelle università, alla fine della primavera tornammo a studiare, o, meglio, a svolgere esami. La parola d’ordine era “esami politici”. Un termine ambiguo che ad Architettura venne interpretato in due modi diversi a seconda dell’orientamento politico dei docenti. Perché, va detto, soprattutto da noi c’erano molti docenti di sinistra che erano rimasti intrappolati tra la difesa della loro disciplina e il desiderio di unirsi alle lotte degli studenti. Così, con i docenti progressisti si svolgevano gli esami sui contenuti del corso, rifiutando però la valutazione individuale e imponendo la discussione di … Continua a leggere Il mio 68 (3°)

Si può far ridere senza deridere

I brevi commenti su film in uscita che scrivo su questo blog in genere sono relativi  ad opere che meritano interesse sia per i risultati formali che per i contenuti. Il caso di Come un gatto in tangenziale è diverso, perché lo ritengo un film sbagliato, anzi, peggio che sbagliato. Ma occorre parlarne. Il regista Riccardo Milani (anche sceneggiatore insieme ai consueti Andreotti, Calenda e Cortellesi) è un prolifico e competente professionista di cinema e televisione, che si iscrive nel genere della commedia all’italiana. I suoi film ottengono spesso un buon successo di pubblico. Il recente Scusate se esisto ha … Continua a leggere Si può far ridere senza deridere

L’equivoco delle tasse universitarie

Dal 2009 (governi Berlusconi e Monti), con l’apparente giustificazione della crisi economica e del debito pubblico e con l’alibi di un mondo accademico ipertrofico, è stato avviato un forte taglio alle risorse degli Atenei italiani. In realtà il motivo era la scarsa considerazione per la formazione e la ricerca qualificata, non considerata prioritaria, secondo lo slogan “con la cultura non si mangia”. Il Fondo Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università pubbliche, che copre la maggiore parte delle spese degli atenei,  è stato ridotto dell’11% risultando pari allo 0,42% del PIL italiano, contro l’1,5% di Germania e Francia. A causa della crisi … Continua a leggere L’equivoco delle tasse universitarie

Senza amore

Loveless, di Andrej Zvyagintsev (già autore di Leviathan, Il Ritorno, Elena…), più che un film è un teorema che vuole dimostrare come, senza la capacità di amare, ogni evento o cambiamento resti tragico. Vincitore del Premio della Giuria all’ultimo festival di Cannes, candidato al Golden Globe e all’Oscar, molto apprezzato dalla critica, è un film da vedere, ma che difficilmente può far piacere. Qualcuno lo ha definito un film spietato e crudo. In realtà è una lettura fredda e distaccata dell’animo umano quando non è capace di amare. Uno stato molto diffuso nella condizione contemporanea sia nell’ambito del disagio economico … Continua a leggere Senza amore