Il mistero del sogno

corpoeanima

Se non avessi già avuto occasione di commentare il film russo Lovelesshttps://umbertocao.com/2018/01/07/senza-amore/ – lo farei ora, confrontandolo con Corpo e Anima (titolo originale A teströl és a lélekröl) della regista e sceneggiatrice ungherese Ildikò Enyedi uscito nel 2017, vincitore dell’Orso d’oro di Berlino e candidato all’Oscar come film straniero. Premetto che i due film sono accomunati dalla appartenenza ad un linguaggio cinematografico proprio dei paesi dell’Europa orientale, nel quale prevalgono tempi lenti nei dialoghi e nel montaggio, camera fissa, campo in primo piano e controcampi fotograficamente perfetti, colori freddi, recitazioni misurate, ma intense. Ma sono due film che esprimono pensieri diversi sul tema dei rapporti umani: l’uno può essere interpretato come controcanto dell’altro.

Corpo e anima Alexandra Borbély foto dal film 5_big

Se Loveless descriveva l’incapacità di amare come causa del fallimento di ogni relazione umana, Corpo e Anima ne racconta il superamento. Il film ungherese è un apologo della scoperta dell’amore come fusione di corpi e anime, ma è anche una escursione nella psiche quando la solitudine si rifugia nel mistero del sogno. La realtà vissuta, quella “corporea” è metaforicamente rappresentata nella descrizione fotografica, cruda e spietata, della macellazione bovina, nella quale la morte è inevitabile. La realtà immaginata, quella “spirituale”, invece si identifica nel sogno di due cervi, un maschio ed una femmina, che si muovono liberi in un bosco che ci appare come un eden felice. Da una parte il colore dominante è il rosso del sangue, dall’altra il candore della neve.

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Queste due dimensioni sembrano inconciliabili ai due protagonisti rinchiusi nella stanza mentale delle loro inconfessabili inibizioni. Le loro anime non riescono ad esprimersi e a comunicare se non nel sogno. I loro corpi restano a lungo lontani. Per quanto casuale e superficiale, la sopraggiunta possibilità di interpretare un misterioso sogno comune, diventa l’avvio di un processo di autocoscienza che porterà i due protagonisti a vincere la paura del fallimento e riportare il corpo a contatto con l’anima. Sarà allora che il rosso del sangue si dissolverà nella trasparenza dell’acqua di un magico lago nel bosco. Corpo ed anima, sesso e amore, saranno finalmente uniti in un atto di dolce accoppiamento, mentre il sogno, ma anche l’eden immaginato, svanisce.

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3 pensieri su “Il mistero del sogno

  1. Film bellissimo, che purtroppo hanno visto in pochi meriterebbe una distribuzione migliore, invece le sale danno sempre quei tre quattro film che vanno di moda in questo periodo, voto 9,5 anche se alle poesie non si dovrebbero dare voti.
    Alessandra

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  2. Non avevo bisogno di conferme …. ma in questa recensione hai manifestato tutto il tuo talento per la scrittura. Bravo … ho voglia di vedere il film.

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