Praga, 1987. Christa Päffgen, in arte Nico, entra in scena nella piccola sala di un teatro buio e malmesso della Cecoslovacchia comunista, per cantare clandestinamente davanti ad una platea di giovani. Non è riuscita a trovare l’eroina con cui suppliva all’energia persa in anni difficili. E’ in crisi di astinenza, ma decide di cantare ugualmente. Parte “My Heart is Empty” ed è una carica di energia per lei e per il pubblico, la droga musicale con cui finalmente Nico trova il suo riscatto e presto ritroverà il figlio.
E’ il momento topico di Nico, 1988, un film difficile, preparato a lungo, scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli sugli ultimi due anni di vita della ex cantante dei Velvet Underground. Nico nel film dice di avere toccato sia il limite più alto che quello più basso della vita. E il film si muove dentro questi due estremi. Un film non facile anche per la protagonista sempre in scena, Trine Dyrholm, impegnata a trasmettere scarti di umore, scanditi da depressione, rassegnazione, esaltazione, aggressività e finalmente un ritrovato equilibrio. Prima di morire, accidentalmente, a 49 anni.
Nel film la musica non è solo una eccezionale colonna sonora, ma anche la spina dorsale del racconto. Ogni brano musicale evoca lo stato d’animo della Nico ormai lontana dai successi internazionali dei Velvet Underground, ma sempre più “underground” e più vicina alle proprie convinzioni musicali. Rivolta ad un pubblico ristretto ma appassionato, suona e canta la propria vita e i propri tormenti.
Il film è girato e montato con ritmi intensi, anticipati da lampi di fotogrammi del passato, in un formato, il 4/3, oggi forse sgradevole e un po’ claustrofobico, ma che ci riporta agli anni Ottanta, quando la musica iniziò a fondersi con le immagini colorate dei videoclip. Dunque Nico, 1988, che ha vinto a Venezia il Premio “Orizzonti” è un film da vedere, ma anche da ascoltare, perché Trine Dyrholm non è solo una brava attrice, ma anche una grande voce, che fa rivivere la musica di Nico con una personalizzazione che la rende ancora affascinante ed attuale.